Come compilare da soli la dichiarazione dei redditi online
Effettuare la dichiarazione dei redditi è probabilmente una delle sfide più ardue per un cittadino, sempre impaurito dalla complessità della burocrazia e dal rischio di incorrere in errori che possano comportare controlli e sanzioni. Per questo motivo la maggior parte delle persone decide ogni anno di affidarsi a un professionista, un commercialista o un CAF che possano compilare la dichiarazione al proprio posto.
Ovviamente si tratta di un’operazione costosa, per la quale bisogna pagare una commissione anche piuttosto considerevole in base alla difficoltà della dichiarazione dei redditi da realizzare. In realtà grazie alle riforme di semplificazione degli ultimi anni, la dichiarazione dei redditi non è più un’operazione così complessa, specialmente se effettuata tramite il modello precompilato online. Vediamo quindi come fare la dichiarazione dei redditi online da soli senza errori.
Dichiarazione dei redditi 730: cos’è e chi deve presentarla
La dichiarazione dei redditi è una segnalazione inviata all’Agenzia delle Entrate, dove bisogna riportare i redditi percepiti e le spese sostenute attraverso la compilazione del modello 730. Si tratta di una modalità riservata ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, ma ovviamente non tutti devono effettuare la dichiarazione dei redditi. Per esempio i lavoratori che non hanno una casa di proprietà, oppure che non devono presentare a detrazione alcuna spesa non sono tenuti a procedere con questa segnalazione.
In generale devono fare la dichiarazione dei redditi le persone che hanno:
- redditi da lavoro dipendente
- redditi da pensione
- redditi derivati da proprietà e locazioni immobiliari
- redditi da lavoro autonomo ma senza la Partita IVA
All’interno della dichiarazione precompilata è possibile inserire diverse informazioni tra cui i dati sulla Certificazione Unica, CU, dove vengono riportati il reddito percepito, eventuali detrazioni Irpef, premi, rimborsi e altre trattenute. Questa segnalazione viene inviata all’Agenzia delle Entrate dal proprio datore di lavoro, ma ad ogni lavoratore e pensionato ne viene fornita una copia le cui informazioni possono essere riportate nella dichiarazione dei redditi.
Oltre a ciò è possibile inserire:
- entrate derivate da lavori occasionali e saltuari
- altri tipi di redditi percepiti durante l’anno
- interessi passivi sul pagamento dei mutui ipotecari
- i costi dei contratti di locazione
- i contributi previdenziali
- il costo dei premi assicurativi
- i versamenti effettuati a enti e associazioni con finalità di tipo assistenziale e umanitario
- le spese sanitarie e mediche
- il costo dei farmaci
- le visite specialistiche
- le spese veterinarie
- i costi universitari
- le spese legate ad eventi funebri
- il costo degli asili nido
- terreno e fabbricati di proprietà anche in quote societarie
Come fare da soli la dichiarazione dei redditi precompilata
Per compilare da soli la dichiarazione dei redditi bisogna innanzitutto entrare in possesso delle credenziali, per poter accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per richiedere il PIN di accesso le persone fisiche residenti in Italia devono compilare un apposito modulo, presente sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Una volta inviata la domanda si riceverà immediatamente la prima parte del PIN, composta da 4 cifre, mentre la seconda verrà recapitata al proprio domicilio di residenza. Il codice PIN può essere richiesto online, oppure tramite Servizio Clienti al numero 848 800 444 o presentandosi presso un qualsiasi ufficio territoriale con un documento d’identità valido.
Prima di effettuare la dichiarazione dei redditi bisogna poi accreditarsi, decidere la destinazione dell’8 per mille, confermare i dati sul reddito dell’anno precedente e inserire la sigla di riconoscimento del proprio codice fiscale. Naturalmente è possibile non alterare la dichiarazione dei redditi dell’anno passato, lasciando tutto così com’è e inviandola anche per l’anno fiscale in corso. Ma è difficile che non esista alcuna voce da cambiare dopo 12 mesi, quindi basta armarsi di pazienza e modificare le informazioni che differiscono da un anno all’altro. Come abbiamo visto si possono inserire sia voci riguardanti il reddito, come il reddito da lavoro o da pensione, le entrate percepite per lavori saltuari e quelle legate a introiti provenienti da possedimenti immobiliari o di altro genere, comprese tutte le voci di spesa.
Ovviamente in questo caso bisogna fare attenzione e riportare soltanto i costi realmente sostenuti, che siano in linea con quanto percepito per fornire indicazioni assolutamente fattibili nella dichiarazione dei redditi. In caso di errori infatti è necessario inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate, richiedendo una rettifica e spiegandone le motivazioni. Per quanto riguarda le scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi, nel 2018 ne sono previste tre, quella del 28 febbraio entro cui bisogna inviare le spese in detrazione, quella del 7 marzo termine ultimo per l’invio del CU, il modello sostitutivo del vecchio CUD e quella del 7 luglio, per la dichiarazione dei redditi con il 730 precompilato.