Dove trasferirsi con la pensione in Italia e all’estero?
Secondo le statistiche ufficiali sempre più pensionati decidono di trasferirsi dopo l’uscita dal mercato del lavoro, spostandosi presso località differenti alla ricerca di una qualità della vita migliore. La scelta ricade spesso su destinazioni all’estero, per motivi economici grazie al minore costo della vita, oppure qualitativi legati alle condizioni climatiche o ai servizi, tuttavia molti pensionati rimangono nel nostro Paese, semplicemente cambiando regione di residenza. Vediamo dove conviene vivere da pensionati in Italia e all’estero, quali sono le mete più in voga del momento e che vantaggi offre il trasferimento.
Quanti sono i pensionati all’estero?
Secondo i dati ufficiali dell’INPS, sono oltre 400 mila i pensionati che vivono stabilmente all’estero, suddivisi in circa 160 paesi differenti. Le mete preferite sono il Canada (circa 54 mila pensionati), la Germania (52 mila), la Svizzera (47 mila), l’Australia (46 mila) e Francia (44 mila). Nonostante sembrino numeri elevati in realtà bisogna fare una precisione, poiché dall’Istituto di previdenza sociale fanno sapere che in molti casi l’assegno pensionistico è piuttosto modesto, con una media di 245 euro. Ciò perché molti pensionati si sono trasferiti all’estero prima dell’uscita dal mercato del lavoro, di fatto trovando migliori opportunità in America, Oceania o in Europa.
Queste persone ricevono dunque un’integrazione alla pensione fornita dal paese di residenza attuale, in base ai pochi anni di contribuzione maturati in Italia, prima dell’addio e del trasferimento. Discorso diverso invece è quello che riguarda i pensionati che vanno all’estero dopo la pensione, passando l’intera età lavorativa e contributiva nel nostro Paese. In questo caso chi espatria lo fa per cercare condizioni fiscali più vantaggiose, ad esempio preferendo posti come il Portogallo e il Brasile, i quali da anni propongono tassazioni agevolate per i pensionati italiani.
Considerando le pensioni più ricche gli italiani si spostano soprattutto a Cipro (dove la media dell’assegno pensionistico è di oltre 5 mila euro), Emirati Arabi Uniti (3.600 euro), Portogallo (1.914 euro), Turchia (2.400 euro) e Malta (2 mila euro). Subito dietro troviamo la Cina (1.683 euro al mese), poi a seguire la Tailandia, la Tunisia la Russia e Monaco. Questa mappa mostra come uno dei fattori principali, che spinge molti connazionali a espatriare, sia legato alle condizioni fiscali ma riguardi quasi esclusivamente chi percepisce una pensione elevata, al di sopra dei 1.500 euro al mese.
Come scegliere il paese giusto per vivere bene da pensionati?
Trasferirsi all’estero, o in un’altra località rimanendo entro i confini nazionali, non è mai una scelta semplice, in quanto bisogna valutare con attenzione pro e contro di ogni destinazione. Per capire come scegliere il paese giusto dove conviene andare da pensionati è fondamentale considerare una serie di aspetti, tra cui quelli principali sono:
- costo della vita
- qualità della vita
- servizi
- sistema sanitario
- infrastrutture e trasporti
- clima
- cultura
- lingua
Naturalmente, soprattutto per i pensionati che decidono di spostarsi all’estero, tra i fattori più importanti ci sono la tassazione sul reddito da pensione e il costo della vita in generale. Risparmiare sull’imposizione fiscale permette infatti di migliorare la qualità della propria vita, potendo acquistare prodotti e servizi migliori; se ciò è abbinato a un costo della vita basso, è possibile aumentare notevolmente il proprio potere d’acquisto, godendosi una condizione agiata durante questa fase delicata della propria esistenza.
Allo stesso tempo il risparmio non è l’unica opzione da analizzare, in quanto avere più soldi a fine mese ma non trovarsi bene nel luogo in cui si vive è del tutto controproducente. Per tale motivo è indispensabile creare una vera e propria lista dei vantaggi e degli svantaggi, realizzando tale schema per ogni destinazione presa in considerazione, un sistema che aiuta molto nella scelta della località dove trasferirsi da pensionati. All’interno bisogna valutare da un lato gli aspetti puramente economici, come il costo della vita e dei servizi, dall’altro le condizioni legate al benessere, ad esempio il clima, la lingua e la localizzazione geografica.
Dopodiché è essenziale analizzare con attenzione e sincerità ogni possibilità, inoltre se possibile è consigliabile recarsi nei posti in cima alla lista per un sopralluogo, prima di prendere una decisione definitiva, passando qualche settimana come turisti. Così facendo è possibile vedere con i propri occhi le condizioni offerte da quel determinato paese, trovando infine la soluzione giusta al proprio dilemma. In generale molti pensionati sono alla ricerca di un luogo che fornisca un trattamento fiscale agevolato, migliore rispetto a quello italiano, un clima mite possibilmente vicino alla costa, servizi efficienti e una lingua non eccessivamente difficile da imparare, come l’inglese, lo spagnolo e il portoghese.
Quali sono i paesi che offrono agevolazioni fiscali ai pensionati?
Per completare quanto visto finora vediamo quali sono i paesi tax free, ovvero i luoghi che propongono condizioni fiscali particolarmente vantaggiose ai pensionati che decidono di trasferirsi, spendono i loro soldi nel paese straniero per sostenerne l’economia e soprattutto la domanda interna. Secondo uno studio de IlSole24ore, disponibile a questo indirizzo, nella lista dei paesi fiscalmente più convenienti ci sono:
- Bulgaria
- Cipro
- Marocco
- Panama
- Portogallo
- Romania
- Isole Canarie (Spagna)
- Sudafrica
- Tailandia
- Tunisia
Nello specifico in Bulgaria e Sudafrica viene offerta l’esenzione totale dalle imposte, senza limitazioni temporali, mentre in Portogallo tale misura è valida per i primi 10 anni, purché si rientri nel Regime Speciale per i Residenti non abituali. Ottime condizioni sono presenti anche a Cipro, dove vige un’aliquota massima del 5%, che sale al 10% in Romania e al 25% a Panama. In Tunisia lo Stato offre l’esenzione sull’80% della pensione, mentre il resto viene tassato al 7%, in Marocco l’esenzione è applicata al 40% della pensione con aliquota del 23% per il resto dell’assegno, con tassazioni agevolate anche in Tailandia e alle Isole Canarie seppur meno generose.
Un altro dati importante interessa il costo della vita, spesso abbinato a un’imposizione fiscale vantaggiosa. In questo caso i paesi più convenienti sono la Tunisia, il Marocco, la Bulgaria, la Romania, la Tailandia e il Sudafrica, dove le spese sono dal 60 al 35% più basse rispetto all’Italia. In Portogallo, Spagna, Cipro e Panama il risparmio è più contenuto, dal 15 al 25%, tuttavia bisogna considerare sempre la tassazione agevolata, perciò per un pensionato i soldi in più da spendere rimangono comunque tanti anche in tali località.
Dove andare a vivere in pensione in Italia?
La maggior parte dei pensionati non vuole lasciare il paese, anche se in altre località del mondo si potrebbe guadagnare in potere d’acquisto, grazie a cambi favorevoli e a un minore costo della vita. Tra i luoghi più gettonati dove andare a vivere bene in pensione in Italia c’è l’Abruzzo, una regione in grado di offrire diversi vantaggi, tra cui un’apia scelta di location di mare, montagna e collina. Qui è possibile trovare splendide cittadine in cui stabilirsi dopo la pensione, approfittando dei paesaggi unici come il Parco Nazionale del Gran Sasso e della Majella e il Parco Naturale Regionale del Sirente-Velino, senza dimenticare le città costiere Pescara, Vasto e Giulianova.
Altrettanto apprezzate sono le città del Sud, ideali per chi è alla ricerca di un posto dove vivere in Italia con una pensione di 500 euro al mese. Chi riceve il trattamento minimo, infatti, può trovare in alcuni piccoli paesi del meridione affitti particolarmente contenuti, dai 200 ai 350 euro, un ritmo di vita rilassante e costi decisamente più bassi rispetto al resto del paese, soprattutto in alcune località della Sardegna, della Sicilia e della Basilicata. Per quanto riguarda invece la qualità della vita sono molto ricercate le cittadine del centro, specialmente i borghi di Toscana e Umbria, luoghi dove incontrare un’ottima cucina, scenari unici e un’eccellente rapporto tra costi e servizi.
Dove vivere da pensionati in Europa?
L’Europa rappresenta spesso la scelta più comune, poiché a differenza di posti lontani, situati dall’altra parte del mondo, permette di rimanere vicino ai propri cari e non affrontare sfide linguistiche e culturali eccessivamente impegnative. Tra le mete preferite dai pensionati italiani nel continente europeo ci sono:
- Portogallo
- Isole Canarie
- Bulgaria
- Malta
- Ungheria
Portogallo
Un posto dove vivere bene in Europa da pensionato è sicuramente il Portogallo, grazie ai forti incentivi offerti a chi riceve un trattamento pensionistico dall’INPS in Italia. Dal settembre del 2009 lo Stato mette a disposizione il sistema NHR, un regime speciale valido per tutti i pensionati che decidono di trasferirsi in Portogallo. In particolare è prevista un’esenzione completa delle imposte sul reddito per i primi 10 anni, misura disponibile per i residenti non abituali, ovvero che rimangono all’interno del paese per più di 183 giorni l’anno con una residenza fiscale legittima e reale.
Ulteriori redditi ottenuti in Portogallo, ad esempio per investimenti e affitti percepiti nel paese, sono invece tassati con un’aliquota fissa al 20%, un regime forfettario particolarmente conveniente, considerando che qui l’imposta è proporzionale e può arrivare fino al 48%. I pensionati che optano per tale soluzione possono usufruire del servizio sanitario nazionale, le cui prestazioni sono erogate gratuitamente previa registrazione negli archivi dell’SNS portoghese.
Pro:
- clima mite tutto l’anno
- esenzione primi 10 anni
- costo della vita inferiore (25% in meno)
- sistema sanitario efficiente
Isole Canarie
Tra le migliori destinazioni in Europa per i pensionati italiani ci sono le Isole Canarie in Spagna, un luogo rinomato per possedere un clima caldo e gradevole durante tutto l’anno, ideale soprattutto per chi desidera trasferirsi al mare. Qui vengono applicate trattenute fiscali ridotte pari al 13%, invece del 27% dell’Italia, ottenendo quindi un potere d’acquisto più elevato rispetto al nostro Paese. Inoltre, per chi guadagna entro i 52 mila l’anno non sono previste ulteriori tassazioni sul reddito.
Per beneficiare dei vantaggi fiscali però è necessario risiedere presso le Isole Canarie rimanendo per più di 183 giorni, iscriversi all’AIRE (l’Anagrafe Italiana dei Residenti all’Estero) e ottenere il NIE, un codice fiscale per gli stranieri residenti in Spagna. Anche il costo della vita è inferiore rispetto all’Italia, nonostante dipenda molto dalla località, in quanto quelle più turistiche sono caratteristiche da prezzi elevati per immobili e servizi.
Pro:
- vicinanza con l’Italia
- clima mite
- tassazione agevolata
Bulgaria
La tassazione della pensione italiana in Bulgaria è estremamente vantaggiosa infatti negli ultimi anni questo paese è riuscito ad attrarre migliaia di connazionali. Nello specifico è applicata una flat tax del 10% per tutti i pensionati dell’Unione Europea, un netto risparmio considerando un’imposizione fiscale normale dal 20 al 24%. A ciò bisogna aggiungere un costo della vita particolarmente contenuto, tra i più bassi nel continente europeo, un aspetto che spinge sempre più persone ad affrontare un trasferimento definitivo.
Basti pensare che un affitto in pieno centro a Sofia, la capitale della Bulgaria, può costare in media intorno ai 250 euro al mese. Tuttavia il mercato immobiliare sta crescendo rapidamente, a causa dell’interesse di investitori stranieri nel paese e della presenza sempre maggiore di pensionati e persone provenienti da tutta Europa. Il clima non è certo mite come quello di Portogallo e Spagna, in più la differenza linguistica e culturale è assai più marcata, quindi risulta una decisione leggermente meno apprezzata rispetto alle prime due opzioni.
Pro:
- costo della vita basso
- tassazione sul reddito al 10%
Malta
Un’isola molto ricercata per vivere la pensione è Malta, lo Stato più piccolo dell’Unione Europea, situato al largo della costa orientale della Sicilia. In questo caso la tassazione è più bassa rispetto all’Italia, ma non è presente un’aliquota fissa come alle Isole Canarie e in Bulgaria. Al contrario a Malta vengono applicate delle imposte proporzionali al reddito, da un minimo del 15% fino a un massimo del 35%, ben al di sotto di quelle nostrane che vanno dal 27 al 45%.
In particolare quest’isola è rinomata per gradire i pensionati più facoltosi, persone che recepiscono pensioni dai 2 mila euro in su. Dal 2012 infatti è presente l’MRP (Malta Retirement Program), una legge che offre un’aliquota fissa al 15% per i residenti stranieri a Malta che ricevono un reddito dall’estero (come una pensione italiana), purché l’imposizione fiscale da versare allo Stato maltese sia di almeno 7.500 euro l’anno. Ciò significa che gli sgravi fiscali sono vantaggiosi per chi ha una pensione superiore a 50 mila euro l’anno, una somma elevata che permette di ottenere sconti e benefici fiscali.
Pro:
- vantaggi fiscali per pensioni elevate
- clima mite
- vicinanza con l’Italia
Ungheria
Una delle destinazioni più in voga negli ultimi anni peri pensionati è l’Ungheria, un Paese con un’economia in crescita in grado di assicurare condizioni vantaggiose per chi vuole espatriare. La tassazione per i pensionati in Ungheria è fissa e pari al 15%, una sorta di flat tax senza scaglioni proporzionali. Sicuramente si tratta di un risparmio notevole, considerando un’imposizione fiscale in Italia sulle pensioni vincolata al reddito, dal 27 al 45%, dunque decisamente più alta rispetto a quella applicata dallo Stato ungherese.
Anche in merito al costo della vita questo paese propone una situazione favorevole per i pensionati, dove un appartamento di lusso in centro può costare intorno ai 500 euro al mese, mentre in media una casa di 80 metri quadrati in un buon quartiere è disponibile con un affitto medio di 400 euro. Generalmente tutti i servizi sono meno cari che in Italia, quindi è possibile ottenere un doppio vantaggio, un reddito più alto e un costo della vita più basso, nonostante il clima non sia così piacevole come in altre località europee.
Pro:
- tassazione fissa al 15%
- costo della vita basso
Dove vivere bene nel mondo con la pensione italiana?
Sebbene molti pensionati italiani optino per l’Europa, decidono di trasferirsi in paesi come Malta, le Isole Canarie in Spagna e in Portogallo grazie soprattutto a una tassazione agevolata, non mancano le mete interessanti e conveniente nel resto del mondo. Ad esempio è possibile vivere bene con la pensione in Tunisia e Marocco, Stati africani che offrono condizioni fiscali agevolate e un costo della vita particolarmente basso per i redditi medi delle pensioni italiane, rimanendo piuttosto vicini al nostro Paese facilmente raggiungibile con qualche ora di aereo.
Allo stesso modo sono molto gettonate anche Tailandia, le Filippine, il Brasile e l’Ecuador, luoghi in cui si può vivere bene con pochi soldi e usufruire di esenzioni e sgravi fiscali per chi sposta la sua residenza. Ovviamente si tratta di una scelta complessa, a causa della lontananza con l’Europa, delle differenze linguistiche e culturali, tuttavia sempre più connazionali si avventurano ai 4 capi del mondo alla ricerca di una terza età tranquilla, in cui togliersi qualche sfizio.