Trasferta estera: quali sono i guadagni? Come viene calcolata?
Può capitare che per esigenze di lavoro il dipendente venga mandato a svolgere la sua attività in un luogo diverso da quello che rappresenta la sua sede abituale. Ovviamente il lavoratore mandato in trasferta ha il diritto di ricevere in busta paga una particolare indennità. Vediamo come viene calcolata e gestita quella per la trasferta estera.
Indennità di trasferta: cos’è e come viene calcolata
Partiamo con una definizione: il termine trasferta viene utilizzato per indicare lo svolgimento temporaneo dell’attività lavorativo in un luogo che non coincide con la sede abituale. È importante ribadire il concetto di “svolgimento temporaneo”: significa che al termine della trasferta, il lavoratore torna alla sua sede di lavoro abituale, quindi parliamo di qualcosa di diverso rispetto al trasferimento, che invece prevede lo spostamento definitivo del luogo di lavoro, senza limiti di durata. Quindi, il lavoratore in trasferta beneficia di un’indennità quando:
- viene temporaneamente mandato a svolgere la sua attività in un luogo differente dalla sede abituale;
- è previsto il suo ritorno nella sede originaria quando verranno meno le esigenze che hanno portato al suo spostamento.
L’indennità di trasferta è una forma di rimborso spese che può essere di tre tipologie differenti. L’indennità forfetaria viene stabilito in base al CCNL, che prevede un pagamento fisso, che non tiene conto di altre spese. L’indennità a piè di lista tiene conto di tutte le spese (rendicontate e dimostrabili con fatture e ricevute) che il lavoratore ha effettuato durante la trasferta. L’indennità mista invece prevede una parte forfettaria (la base fissa) ed una parte calcolata sull’entità dei costi sostenuti per il vitto, l’alloggio ed il viaggio.
Le particolarità della trasferta estera
Un capitolo a parte lo merita la trasferta estera. I presupposti sono i medesimi, ma la regolamentazione e la tassazione sono differenti. Per l’indennità di trasferta estera, infatti, è prevista un’esenzione delle tasse e della contribuzione INPS diversa da quella prevista per le trasferte nazionali:
- se si applica il sistema forfettario, le imposte sull’indennità per trasferta estera non si pagano fino ai a 77,47 euro (la soglia per le trasferte nazionali è pari a 46,48 euro);
- se si applica il sistema misto, le imposte sull’indennità per trasferta estera non si pagano fino ai a 51,65 euro (la soglia per le trasferte nazionali è pari a 30,99 euro);
- se si applica il sistema con rimborso spese, le imposte sull’indennità per trasferta estera non si pagano fino ai a 25,82 euro (la soglia per le trasferte nazionali è pari a 15,45 euro).