Che cos’è la Rottamazione-quater
La cosiddetta “Rottamazione-quater” è stata introdotta con la legge di Bilancio 2023 e rappresenta una delle più importanti misure di definizione agevolata degli ultimi anni.
Consente ai contribuenti di chiudere i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, pagando soltanto la parte del debito relativa al capitale e alcune spese di notifica o di esecuzione.
Il vantaggio principale sta nell’abbattimento delle componenti più onerose del debito: non sono dovute le sanzioni, gli interessi iscritti a ruolo, gli interessi di mora e l’aggio di riscossione.
In altre parole, il contribuente si trova a versare una somma notevolmente ridotta rispetto all’importo originario, soprattutto nei casi in cui il peso delle sanzioni e degli interessi aveva fatto lievitare il debito nel tempo.
Per le multe stradali, l’agevolazione funziona in maniera diversa: la sanzione principale resta dovuta, ma vengono cancellati interessi e maggiorazioni.
Questa impostazione è stata pensata per alleggerire la posizione debitoria senza però azzerare del tutto la responsabilità legata a violazioni del Codice della Strada.
La novità del 2025: la riammissione dei decaduti
Il 2025 non ha introdotto una nuova rottamazione, ma ha previsto una riapertura dei termini per chi era decaduto dalla Rottamazione-quater entro il 31 dicembre 2024.
Questo significa che i contribuenti che avevano aderito alla misura e che non erano riusciti a rispettare i versamenti richiesti hanno avuto un’ulteriore possibilità per rientrare nei benefici della definizione agevolata.
Il decreto-legge 202/2024, convertito nella legge 15/2025, ha stabilito questa riammissione. La domanda doveva essere presentata entro il 30 aprile 2025 attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che ha messo a disposizione un servizio telematico dedicato.
Successivamente, l’ente ha inviato a ciascun contribuente riammesso una comunicazione con l’indicazione degli importi da versare, delle scadenze e dei bollettini di pagamento.
Per i riammessi era possibile scegliere tra il pagamento in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 (con i cinque giorni di tolleranza) o la dilazione in dieci rate distribuite tra il 2025 e il 2027.
In questo modo, anche chi aveva perso i benefici iniziali ha potuto diluire nuovamente l’impegno economico, evitando il ritorno delle sanzioni e degli interessi.
Le scadenze ordinarie per chi è già in regola
Diversa la situazione per chi non era decaduto. I contribuenti che hanno rispettato sin dall’inizio i termini della Rottamazione-quater proseguono nel piano di pagamento con le quattro scadenze canoniche: il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno.
Anche per loro vale la regola della tolleranza di cinque giorni, che consente di effettuare il versamento entro la prima settimana del mese successivo senza incorrere nella decadenza.
Un margine importante, soprattutto quando le scadenze cadono in periodi di ferie o festività.
Quanto si paga e quali sono i vantaggi
La convenienza della rottamazione risiede nell’eliminazione di gran parte delle voci accessorie del debito.
Ciò che rimane da versare è sostanzialmente il capitale, cioè l’imposta originaria non pagata, più le spese di notifica e di eventuale esecuzione.
Se il contribuente sceglie di pagare a rate, sull’importo dilazionato si applicano gli interessi di dilazione, fissati al 2% annuo: un tasso contenuto e molto più favorevole rispetto a quello previsto nelle rateazioni ordinarie.
Il risparmio è particolarmente evidente nei casi in cui le cartelle siano datate: più anni passano, più le sanzioni e gli interessi incidono sul debito complessivo.
Grazie alla definizione agevolata, un importo che sarebbe diventato insostenibile può ridursi a una cifra gestibile.
Modalità di adesione e pagamento
L’adesione alla riammissione 2025, come detto, si è chiusa il 30 aprile.
Tuttavia, le modalità operative messe a disposizione da AdER restano utili per i contribuenti che devono rispettare le scadenze ordinarie: area riservata, servizi online, bollettini PagoPA e possibilità di domiciliare i pagamenti sul conto corrente.
Ogni contribuente ha ricevuto una comunicazione ufficiale con il piano personalizzato, contenente gli importi esatti da versare e i relativi moduli.
Questo sistema garantisce chiarezza e trasparenza, evitando errori o incertezze sui calcoli.
Quando conviene davvero aderire
La rottamazione conviene soprattutto quando i debiti sono composti in larga parte da sanzioni e interessi.
In questi casi lo sconto è significativo e permette di alleggerire drasticamente il peso economico.
È vantaggiosa anche per chi ha necessità di più tempo: la possibilità di rateizzare fino al 2027 consente di programmare il pagamento senza stravolgere la gestione finanziaria familiare o aziendale.
Allo stesso tempo, però, è bene valutare con attenzione. Se il debito presenta possibili vizi formali, oppure se è in corso un contenzioso con buone prospettive di vittoria, aderire alla rottamazione significa rinunciare a contestare e accettare definitivamente la somma ridotta.
Inoltre, chi ha una buona disponibilità di liquidità potrebbe preferire una rateazione ordinaria più lunga, anche se meno conveniente dal punto di vista economico.
Gli errori da evitare
Uno degli errori più comuni è confondere la riammissione 2025 con una nuova rottamazione: in realtà riguarda soltanto chi era decaduto.
Un altro rischio frequente è trascurare il margine dei cinque giorni di tolleranza, che può fare la differenza tra mantenere i benefici e perderli. Infine, occorre ricordare che la decadenza comporta il ripristino integrale delle sanzioni e degli interessi, e i pagamenti effettuati vengono considerati solo come acconti.
In sostanza, una volta scelto di aderire, è fondamentale rispettare con precisione tutte le scadenze per non vanificare gli sforzi.
Conclusioni
La rottamazione delle cartelle 2025 non è una nuova misura, ma un’occasione straordinaria per chi aveva perso i benefici della Rottamazione-quater.
Per molti contribuenti rappresenta l’ultima possibilità di ridurre il debito e di gestirlo con un piano di pagamento sostenibile.
Ogni situazione, però, merita un’analisi attenta: valutare i pro e i contro, verificare la presenza di eventuali irregolarità nelle cartelle, considerare l’impatto delle rate sul bilancio personale o aziendale. In questi casi, affidarsi a un professionista esperto può fare davvero la differenza.
Se desideri un supporto concreto, puoi rivolgerti al portale avvocatitributaristi.it, così potrai trovare il giusto legale che sappia analizzare la tua posizione e guidarti verso la soluzione più adatta.