Pos obbligatorio: cosa prevede la legge e quali sono i Pos più convenienti
Dal primo luglio 2020 il Pos è obbligatorio per tutti gli esercenti, tuttavia non sono previste multe per i commercianti e i professionisti sprovvisti della macchina. Lo stesso vale, per il momento, per le sanzioni applicate in caso di rifiuto dei pagamenti tracciabili, ovvero effettuati con carta di credito, di debito o prepagata, oppure tramite app per i pagamenti contactless.
Con la Legge di Stabilità 2016, infatti, è obbligatorio accettare sempre i pagamenti elettronici, anche per i piccoli importi, evitando dunque la pratica diffusa che incentivava l’uso del contante per valori inferiori ai 5 euro. Le novità non riguardano appena l’utilizzo del Pos, infatti in assenza del dispositivo si potrebbero perdere alcune agevolazioni, tra cui la possibilità di richiedere detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi.
Scontrino unico e pagamenti elettrici: cosa bisogna sapere
Dal 2014 professionisti ed esercenti sono obbligati ad avere il Pos, ad ogni modo non sono ancora entrate a regime le sanzioni per l’assenza del dispositivo e il rifiuto dei pagamenti elettronici. Per il momento è stata però abbassata la soglia per i pagamenti in contati, con il tetto massimo di 2 mila euro nel 2021 e la possibilità di arrivare fino a mille euro nel 2022.
Il Pos è indispensabile per partecipare alla Lotteria degli scontrini, infatti sono ammessi al programma di rimborso con estrazione appena gli esercenti che rilasciano lo scontrino unico telematico in seguito a un pagamento tracciabile realizzato con carta o app, secondo quanto previsto dal programma di cashback di Stato Italia Cashless. Si tratta di un’opportunità importante per il business, in quanto incentiva gli acquisti degli utenti e mette i palio premi da 5 mila euro fino a 1 milione di euro per gli esercenti.
Come risparmiare scegliendo un Pos moderno e conveniente
I nuovi Pos garantiscono tante funzionalità innovative, per la gestione smart dei pagamenti e dei nuovi scontrini telematici, tuttavia è importante capire come risparmiare sui costi per contenere le spese. Una soluzione interessante sono i nuovi Pos SumUp, dispositivi proposti senza canone fisso o costi nascosti, con una commissione dell’1,95% sulle transazioni e un prezzo della macchina di 29 o 99 euro più Iva a seconda del modello.
Si tratta di macchine di ultima generazione compatibili con tutti i principali sistemi di pagamento, tra cui Visa, MasterCard, Maestro, American Express, Diners e VPay. Inoltre funzionano anche con i wallet digitali Google Pay e Apple Pay, con supporto per i pagamenti dallo smartphone tramite app grazie all’integrazione della tecnologia NFC. Non avendo costi fissi i Pos SumUp sono molto apprezzati per la gestione di importi medio/bassi, in quanto consentono di risparmiare sulle spese per chi deve realizzare poche operazioni.
Con le tecnologie digitali è possibile inviare gli scontrini telematici al cliente, ad esempio tramite email o SMS, un’opzione molto importante per partecipare a programmi come la Lotteria degli Scontrini. Il modello con connessione 3G può essere usato anche in modo indipendente, senza collegamento a device elettronici come pc, tablet o smartphone, una soluzione ideale per chi lavora in mobilità o per i professionisti che vogliono proporre opzioni di pagamento smart ai propri clienti.
Una caratteristica da non sottovalutare sono i servizi integrati proposti da SumUp, con una serie di soluzioni dedicate come SumUp Fatture. Questo programma consente di agevolare l’invio delle fatture elettroniche ai clienti che lo richiedono, anche inserendo un link di pagamento in fattura. Il servizio è gratuito, con una commissione del 2,5% per la nota di credito da pagare solo alla ricezione dell’importo, inoltre permette di mandare fatture elettroniche al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate e generare documenti fiscali in formato XML o PDF.
Pos: quanto costa in media agli esercenti?
Per capire quanto sia possibile risparmiare con i Pos più convenienti come SumUp è importante analizzare i costi dei dispositivi proposti dalle banche, tra cui UniCredit, Intesa Sanpaolo e Poste Italiane. Innanzitutto è prevista di norma una tariffa fissa per l’installazione dell’apparecchio, con un costo che in media si aggira intorno ai 100 euro. Dopodiché bisogna considerare una commissione sulle transazioni dal 2 al 3%, con un canone mensile da 10 a 50 euro.
Non a caso sono tanti gli esercenti e i professionisti che ancora oggi non si sono dotati di un Pos, infatti nonostante sia obbligatorio la cancellazione delle sanzioni previste dal 2012 con il governo Monti non ha incentivato l’utilizzo della macchina, soprattutto a causa dei costi da sostenere per i pagamenti di importo ridotto e i volumi bassi. Alternative come SumUp sono senza dubbio più vantaggiose, tenendo conto l’assenza di canoni mensili e spese d’installazione, con una commissione più bassa anche sulla transazioni.
La presenza sul mercato di soluzioni più economiche potrebbe favorire la diffusione dei Pos smart di ultima generazione, dispositivi davvero utili per semplificare la gestione dei pagamenti elettronici e contactless, con la possibilità per gli esercenti di usufruire di importanti agevolazioni fiscali. Allo stesso tempo, il Pos rende più facile la fatturazione elettronica, per risparmiare tempo ed evitare il rischio di multe piuttosto salate, ma anche per offrire un servizio migliore ai propri clienti e con ricadute positive per il business a fronte di costi bassi e accessibili.