La crisi dell’energia: risparmiare sulle bollette con il fotovoltaico!
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha creato una grave crisi energetica a livello globale, specialmente nei Paesi europei fortemente dipendenti dal gas russo come la Germania e l’Italia. Le ripercussioni a livello economico sono significative, con l’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) che stima una perdita dell’1% di PIL per l’Italia negli ultimi due mesi e una possibile contrazione per il biennio 2022-23 di 1,6 punti percentuali.
Per svincolarsi dal gas russo il governo sta studiando nuove strategie di diversificazione del mix energetico italiano, intraprese anche dall’UE a livello comunitario, tuttavia ci vorranno alcuni anni per ridurre la dipendenza dal gas di Mosca. Nel frattempo le ricadute sull’economia sono ingenti, con importanti aumenti delle bollette di energia elettrica e gas, pesanti rialzi del costo del carburante e una crescita considerevole dell’inflazione con il conseguente incremento del costo della vita.
Questa situazione sta mettendo a dura prova sia le imprese che i privati, rendendo sempre più evidente la necessità di accelerare la transizione energetica verso le fonti rinnovabili. In particolare, è fondamentale aumentare gli investimenti negli impianti fotovoltaici, una tecnologia matura e oggi più accessibile che in passato, attraverso la quale produrre energia elettrica a basso costo, ridurre le emissioni di anidride carbonica e rendere il nostro Paese più indipendente dall’importazione di energia dall’estero.
Gli effetti della guerra in Ucraina sulle imprese e le agevolazioni per il fotovoltaico
Le aziende italiane stanno pagando un prezzo caro per le conseguenze della guerra in Ucraina. Secondo il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi economica agraria), soltanto nel settore agroalimentare il conflitto potrebbe comportare un aumento medio dei costi per ogni impresa di 15.700 euro, con un incremento del 54% a livello nazionale. I rincari interessano sia le forniture energetiche, sia tutte le materie prime indispensabili per i cicli produttivi e di conseguenza anche i prodotti semilavorati e finiti.
Diverse aziende stanno investendo proprio nell’ampliamento o nella nuova installazione di pannelli fotovoltaici, per ridurre il prelievo di energia dalla rete e rendere il proprio business più sostenibile e resiliente. Tante imprese in tutta Italia hanno iniziato già da alcuni anni a investire nelle energie pulite, in particolare nel solare fotovoltaico. Tuttavia, gli effetti pesanti della guerra tra Russia e Ucraina hanno spinto numerose realtà ad accelerare nei programmi di autonomia energetica e di riduzione delle emissioni di gas serra.
Oggi sono sempre di più le aziende che si rivolgono alle compagnie specializzate e richiedono un preventivo per un impianto fotovoltaico, per valutare l’investimento richiesto per installare i pannelli fotovoltaici e iniziare quanto prima a generare energia elettrica in modo ecologico e soprattutto a un costo conveniente. D’altronde, non mancano importanti agevolazioni da parte dello Stato, in grado di rendere davvero vantaggioso per le imprese investire nel fotovoltaico in questo momento, specialmente con un’ottica di lungo periodo.
Una delle misure del governo per aiutare le imprese sono ad esempio i nuovi incentivi per il fotovoltaico agricolo, con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro per l’installazione di pannelli fotovoltaici negli edifici delle aziende del settore agroalimentare. Inoltre, rimangono sempre in vigore le agevolazioni del Conto Termico 2.0, oltre alla possibilità di associarsi con altre imprese, enti pubblici e privati situati nelle vicinanze per produrre e condividere l’energia prodotta da fonti verdi e sostenibili, creando una comunità energetica rinnovabile.
I vantaggi di investire nel fotovoltaico oggi per i privati
Anche per i privati la situazione è particolarmente problematica. Secondo l’Istat a marzo l’inflazione dovrebbe attestarsi al +6,5% su base annua, con un aumento dell’1% rispetto a febbraio. L’accelerazione dei prezzi è trainata dalla corsa dei beni energetici, con un incremento stimato del 50,9% a marzo, mentre soltanto la componente energetica regolamentata è cresciuta di quasi il doppio con il +94,6%. Il contesto è dei peggiori, infatti da un lato stanno aumentando i costi dei prodotti alimentari e non e delle bollette, dall’altro l’inflazione sta riducendo il potere d’acquisto delle famiglie italiane.
Ad ogni modo, anche i privati possono investire nel fotovoltaico e usufruire di importanti agevolazioni pubbliche. Innanzitutto, è possibile sfruttare gli incentivi del bonus ristrutturazione prorogato fino al 2024, con una detrazione Irpef del 50% per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, i costi di manodopera e le spese di progettazione e consulenza tecnica. Realizzando un lavoro trainante (isolamento termico o sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale), è anche possibile usufruire del Superbonus 110% per i pannelli solari fotovoltaici e il sistema di accumulo, purché si ottenga complessivamente un aumento di almeno due classi dell’efficienza energetica dell’edificio.
Un impianto fotovoltaico permette di affrancarsi dall’andamento del prezzo dell’energia all’ingrosso, per tutelarsi economicamente dagli aggravi dei costi nella bolletta di luce e gas, con risparmi di lungo termine che rendono questo investimento ammortizzabile in circa 8 anni. Allo stesso tempo, i moderni pannelli fotovoltaici sono in grado di fornire un livello di efficienza elevato, arrivando in media al 20% circa per i modelli in silicio monocristallino di nuova generazione. Inoltre, con un sistema di accumulo ben dimensionato è possibile ottimizzare la quota di autoconsumo, per massimizzare il rendimento dell’impianto e dipendere sempre meno dalla rete e dagli eventi geopolitici e macroeconomici.