Il mercato dei prodotti contro la disfunzione erettile in Italia
In Italia il 13% degli uomini soffre di disfunzione erettile, un problema che interessa il 40% circa degli over 50 e arriva a colpire oltre la metà degli ultrasettantenni (fonte Humanitas). Oltre 7 uomini su 10 hanno come conseguenza diretta l’impossibilità di un’erezione, una situazione che richiede l’ausilio di un medico specializzato.
Considerando questi numeri non sorprende il giro d’affari del mercato dei prodotti contro la disfunzione erettile, un settore che soltanto in Italia genera ricavi per oltre 212 milioni di euro l’anno (fonte Rapporto Osmed 2020). In particolare, ogni anno vengono vendute oltre 41 milioni di dosi di farmaci ad hoc, come il Cialis o il Viagra.
Lo stesso vale per gli integratori sessuali per l’erezione maschile, prodotti che aiutano a migliorare le prestazioni e favorire l’erezione. Si tratta di prodotti come Virgostill, un integratore sessuale a base di ingredienti naturali come la Maca peruviana, la taurina e il fieno greco, uno stimolante naturale che migliora la concentrazione e le prestazioni sessuali per ravvivare la vita intima.
Il consumo di Viagra in Italia nelle diverse regioni
Secondo gli ultimi dati relativi al 2021 forniti dal Rapporto Osmed, la regione in cui sono venduti più farmaci contro la disfunzione erettile è la Campania. In questa regione del Sud Italia sono circa 7,3 persone ogni mille abitanti a ricorrere a questi medicinali, con una percentuale di quasi il 50% in più rispetto alla media nazionale.
Dietro la Campania si posizionano la Liguria e la Toscana con una media di 6,4 persone ogni 100 abitanti, mentre nel Lazio il consumo si attesta a 6,2 persone ogni mille abitanti. Nel complesso, in Italia si registra una media di 5,2 persone ogni mille abitanti che fanno ricorso ai farmaci contro la disfunzione erettile, con una spesa relativa soprattutto all’acquisto del tadalafil e del sildenafil.
Per quanto riguarda la spesa pro capite nel 2021 si è attesta a 9,88 euro, con un incremento del 12,3% in confronto all’anno precedente, un consumo che è in crescita dal 2015 con un aumento medio annuale del 10,3%. Secondo il rapporto, il consumo di questi farmaci è particolarmente elevato nel Centro Italia, con un utilizzo superiore di circa il 20% alla media italiana, mentre i valori sono allineati alla media nazionale nel Sud Italia e inferiori al Nord.
Tra i medicinali contro l’impotenza di maggior successo c’è indubbiamente il Viagra, un farmaco prodotto dalla multinazionale Pfizer. Secondo i dati resi pubblici dall’azienda, negli ultimi 15 anni sono state vendute 86 milioni di confezioni di Viagra soltanto in Italia, confermandosi il secondo mercato in Europa, mentre a livello globale questo farmaco ha generato ricavi per oltre 28 miliardi di euro negli ultimi 17 anni.
Farmaci contro l’impotenza o integratori alimentari
Il mercato dei farmaci contro la disfunzione erettile è dominato da poche aziende multinazionali. Oltre a Pfizer che produce e commercializza il Viagra, il settore vede anche la presenza importante della compagnia Eli Lilly and Company con il Cialis, la società Bayer AG con il Levitra e l’azienda Vivus che realizza lo Spedra, ovvero i 4 principali medicinali che controllano il mercato globale dei farmaci contro l’impotenza.
Questi prodotti possono essere venduti appena dietro prescrizione medica, quindi non è possibile acquistarli online ma soltanto nelle farmacie autorizzate. Bisogna dunque prestare attenzione alla vendita illegale dei medicinali contro l’impotenza, in quanto qualsiasi store online che proponga la vendita su internet di tali farmaci lo fa in modo del tutto illegale.
Il discorso è diverso per gli integratori alimentari sessuali, ossia che forniscono un supporto all’erezione maschile e all’energia sessuale. Trattandosi di parafarmaci che non richiedono la ricetta medica, infatti, gli integratori possono essere venduti anche online, un settore in forte crescita grazie alla comodità e alla riservatezza offerta dagli acquisti sul web rispetto a quelli presso i punti vendita fisici.
